La mia storia fra le dita
di
, 2nd August 2013 alle 00:37 (11929 Visite)
Ciao a tutti, sono passati 4 mesi dall'ultimo mio post su questa splendida community.
Stavo per scrivere questo messaggio sul mio blog personale ma poi ho preferito venire qui, dove ormai vi conosco quasi tutti e dove ho incontrato tantissimi nuovi amici.
A gennaio la mia vita è cambiata e il cambiamento ha portato alla luce idee e sogni prima lasciati nel cassetto, come visitare l'Australia: grande avventura che sto per cominciare, con tutte le felicità e delusioni che mi porterà, ma si sa, non si vive se non si è disposti a correre il rischio.
Molti ragazzi tornano dall'Australia a gambe levate e forse in questi ultimi mesi ho capito il perché, provo a spiegarvelo.
Con la decisione di andare in Australia subito mi è venuto in mente di acquisire un'abilità da poter utilizzare una volta arrivato li, in modo da essere avvantaggiato rispetto a chi parte senza avere competenze immediatamente spendibili.
Avendo buoni rapporti con una famiglia napoletana di pizzaioli, a marzo, decisi di frequentare un loro corso di una settimana, convinto che sarei diventato un professionista in sette giorni.
Così purtroppo non è stato perché fare la pizza sembra facile, in fondo basta schiacciare una pallina di impasto, infornarla e cuocerla eppure...
Un mese dopo aver frequentato il corso ed aver preso, fortunatamente, un po' la mano, mi è capitata una buona occasione da usare come banco di prova, un lavoro a 600 km di distanza : un prestigioso ristorante della riviera romagnola cercava un pizzaiolo e oltre al lavoro mi offriva vitto-alloggio ed una discreta paga.
D'impulso il 16 aprile ho telefonato e dopo un breve colloquio telefonico il 19 ero già li a Riccione a provare.
Nonostante 9 ore di treno alle spalle, la notte precedente insonne e il nervosismo, la prova è andata bene e i titolari mi hanno tenuto.
La scarsa esperienza mi ha portato i primi giorni a cadere realmente in disperazione (in certi momenti in cui ero da solo ho anche pianto e non mi vergogno a dirlo) sebbene in Liguria avessi continui problemi (nel realizzare l'impasto, nelle lievitazioni e nella cottura della pizza) c'era sempre il mio bravissimo maestro pronto a risolvermi tutti i problemi ed io, mi convincevo di averli risolti da solo.
Ebbene si, mi trovavo in un nuovo posto di lavoro da tre giorni, a 600km di distanza dove non conoscevo ASSOLUTAMENTE nessuno, con una pizza che non mi riusciva (faceva schifo) e tutti i problemi che chi vive da solo deve affrontare : spostamenti, panni da lavare, casa da pulire, mancanza di computer/famiglia/amici etc...
Eppure, dopo qualche momento di sconforto ho perseguito l'obbiettivo, risolvendo uno dopo l'altro i problemi e migliorando, acquistando altri libri per capire ancora meglio il mio lavoro e chiedendo consulenze per telefono e dal vivo a colleghi pizzaioli, che ringrazio ancora.
Sono stati mesi difficili, ho lavorato tutti i giorni senza riposo almeno 14 ore al giorno e nelle pause mi sono dedicato a visitare altre pizzerie, studiare e sentire colleghi, ma ho avuto grandi soddisfazioni, portando la pizzeria da 6-15 pizze iniziali che faceva con l'ex pizzaiolo (era ancora più improvvisato di me :-) ) a realizzare 300 pizze al giorno con picchi di 400 nei week end.
Ora sono tornato a casa perché mi sto specializzando con la cottura della pizza nel forno a legna e per metà ottobre, dopo aver fatto i campionati mondiali della pizza a Roma, partirò finalmente per l'Australia.
Quello che ho capito in questi mesi e che posso sinceramente dirvi è :
- NON improvvisatevi professionisti se non lo siete (sono rimasto dov'ero grazie ai datori di lavoro che hanno creduto in me e grazie alla mia totale e completa dedizione al lavoro)
- NON aspettatevi aiuto da nessuno perché nessuno vi deve nulla
- aspettatevi di arrivare a casa stanchi e senza forze e dovervi lavare/stirare/etc (non pensate che sia facile)
- un km a piedi o in bici è più lungo di un km in macchina ( lo so sembra banale ma non lo è) andate al supermercato a piedi e caricatevi di acqua e borse, poi uscite dal supermercato carichi come muli nel periodo della mietitura e pensate "ah già, sono a piedi, non ho la macchina" e dovete trainare tutto x 2 km a piedi o aspettare un'ora un mezzo pubblico mentre vi si scongelano i gelati
Con queste due righe voglio riassumere che se arrivavo in [B]Australia[/B] con un mese di esperienza (spacciandomi per pizzachef esperto che ancora non sono), scarsa conoscenza dell'inglese e magari camera condivisa, me ne sarei tornato in Italia due giorni dopo urlando al web che [B]l'Australia fa schifo,[/B] che [B]gli australiani sono tutti str*nzi[/B] e che [B]casa mia è la più figa pulita e comoda del mondo.
Giratevi i forum o sentite chi è tornato, è pieno di questi messaggi e perle di saggezza casalinghe.
[B]PARTITE CON L'IDEA CHE NON SARA' TUTTO ROSE E FIORI E CHE POTRESTE TROVARVI A LAVARE I PIATTI A MANGIARE COSE CHE NON VI PIACCIONO E A DORMIRE IN STANZE CHE NON VI PIACCIONO CON PERSONE CHE NON VI PIACCIONO (SPERANDO CHE NON PUZZINO/NON FUMINO/NON SI DROGHINO/NON FACCIANO CASINO).[/B]
Vi ho scoraggiato? Sono contento, almeno risparmierete 6.000 € che state per spendere e una forte delusione che vi state per prendere.
Una delle frasi più banali che spesso mi sento dire parlando delle difficoltà ad andare in Australia è :
"ci sono riusciti i nostri nonni 50 anni fa senza comodità, perché non dovrei farcela io!"
ed è proprio questo il motivo: [B]le comodità e le certezze[/B] che abbiamo qui in Italia e che diamo per scontato, come il nostro pc, la nostra casa/famiglia, il nostro cane e la compagnia di amici che ci passa a prendere sotto casa.
Se siete disposti a cambiare la vostra comoda vita con una incerta, in un luogo dove sarete soli:
BENVENUTI
perché come me state rischiando tutto per un sogno!
[I]Andate fiduciosi nella direzione dei vostri sogni vivete la vita che avete sempre immaginato[/I]([B]Henry David Thoreau)[/B]
Grazie a tutti per la lettura e buona Australia.
[RIGHT]Antonio L[/RIGHT]
Farina di grani antichi macinata su pietra, lievitazione a freddo 72 ore, burrata di bufala, pomodoro pachino, crudo San Daniele e basilico. Pizzachef Antonio L